Lavoratori ex Alitalia, strappo di ITA che rifiuta incontro al Ministero del Lavoro: la reazione di Orlando

ROMA – Prosegue la vertenza dei 543 lavoratori dell’ex servizio Call Center Alitalia che puntano alla riassunzione.

Oggi durante la riunione convocata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando per risolvere il problema dei lavoratori in appalto del call center dei ITA, i rappresentanti della compagnia aerea non si sono presentati.

Hanno però mandato una lettera comunicando di aver già rispettato gli impegni con l’assunzione diretta di circa 150 persone, di cui il 50% proveniente da Alitalia in amministrazione straordinaria e l’altro 50% fuori dall’orbita della ex compagnia.

La scelta aziendale lascia senza prospettive i 543 lavoratori attuali, di cui 221 Covisian e gli altri di Almaviva Contact, gli stessi per cui il ministero aveva convocato la riunione di oggi.

Non si è fatta attendere la reazione del Ministro Orlando che, infastidito dal comportamento della dirigenza ITA ha dichiarato che si tratta di un fatto molto grave” e “ingiustificabile”.

“L’indisponibilità al confronto e la mancanza di riguardo istituzionale – ha detto il ministro secondo quanto raccolto da Ansa.it non può essere sottovalutata. Chiederò al collega Franco e agli altri ministri coinvolti un confronto per concordare insieme le iniziative conseguenti“.

Sgomenti” i sindacati: “oggi un’azienda a totale controllo pubblico ha inteso sfregiare il Governo Italiano annunciando a riunione iniziata che non si sarebbe presentata e che starebbe internalizzando il servizio, procedendo ad effettuare assunzioni ex novo e ricollocazioni di personale ex Alitalia a fronte della decisione di Covisian di non onorare più l’accordo sottoscritto pochi mesi fa che avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale per 543 lavoratrici e lavoratori. – affermano – Ci troviamo dinanzi ad un atto violento in spregio di qualsiasi legge e rispetto per le Istituzioni e le persone”.

La compagnia si definisce però “parte lesa” a seguito della “rottura unilaterale da parte di Covisian del contratto di fornitura del call center”.

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