In arrivo in queste ore novità per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Sono infatti partite le lavorazioni Inps della rata di aprile 2022 del Reddito o Pensione di cittadinanza. Si tratta della ricarica mensile ordinaria, ossia di quella destinata alle categorie che ricevono il pagamento alla fine mese. L’appuntamento che, in pratica, riguarda tutti coloro che attendono una mensilità diversa dalla prima: pertanto, la platea più vasta.
Nessuna lavorazione anticipata, dunque, a causa della festività del 25 aprile – Festa della Liberazione. E così la ricarica arriverà puntuale. A confermarcelo sono gli stessi percettori che accedendo al Fascicolo previdenziale del cittadino hanno potuto visualizzare le elaborazioni. Dalla foto che segue, inviata da un lettore, emerge chiaramente che il pagamento di aprile è partito:
Anche se le elaborazioni di INPS sono iniziate il 22 aprile, come dimostra la foto:
Dopo le lavorazioni ci sarà l’invio della disposizione a Poste Italiane, con l’apparizione della nota dicitura “Invio disposizione Poste” che in genere avviene due giorni dopo l’avvio delle elaborazioni. Questo passaggio è quello determinante che servirà al beneficiario per avere la disponibilità materiale dell’importo. È auspicabile, dunque, che il pagamento effettivo arrivi entro le 48 ore dopo, quindi il 27 aprile 2022.
Sappiamo che l’accredito del Reddito di Cittadinanza suscita molta attenzione e preoccupazione nei percettori, in particolare in quelli che sono in attesa di ricevere anche l’Assegno Unico su RdC nelle ore immediatamente successive, pertanto provvederemo a tenere costantemente informati i lettori.
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].