Ucraina, Bonus 450 euro dalla Protezione civile erogato in contanti: ecco come averlo

Ci siamo. Dopo gli annunci delle scorse settimane sembra essere in dirittura di arrivo la piattaforma informatica su cui poter caricare le domande per avere il Bonus fino a 450 euro, necessario ai profughi per poter trovare una autonoma sistemazione.

L’annuncio, ufficioso, arriva dalla Protezione civile e ad anticiparlo è l’edizione on-line del quotidiano Avvenire:

se non ci saranno intoppi a livello digitale, entro stasera o domani [oggi per chi legge, ndr] potrebbe già essere operativa la piattaforma online che consentirà ai profughi ucraini giunti in Italia e ospitati presso abitazioni private, se in possesso dei requisiti richiesti e dopo un’apposita registrazione, di poter percepire il contributo di autonoma sistemazione stabilito dal governo: 300 euro mensili per ogni adulto e 150 per minore, per un massimo di tre mesi. Lo confermano ad Avvenire fonti della stessa Protezione civile, interpellate ieri. Il contributo, viene spiegato, verrà «erogato negli uffici di Poste italiane, in contanti, a ogni profugo che si presenterà con un documento d’identità valido» (il passaporto può andar bene), sommato alla certificazione prevista (il cedolino che dimostra l’avvenuta richiesta di protezione, accordata dall’Ue e recepita dall’Italia) e alla registrazione sulla piattaforma on line. Se i test informatici daranno esito positivo, il meccanismo potrebbe partire entro la settimana e poi andare a regime ai primi di maggio”.

Il Bonus, lo ricordiamo, non sarà erogato agli italiani ma agli ucraini rifugiati in Italia che abbiano provveduto a richiedere presso la Questura competente per territorio “il permesso di protezione temporanea accordato dalla Direttiva UE”. Esso costituisce un contributo utile per pagarsi le spese di alloggio presso strutture ricettive o privati, in Italia soprattutto in città come Roma, Milano, Napoli, Bologna. Da questo punto di vista l’erogazione del Bonus ai rifugiati, è una garanzia per gli italiani che volessero offrire in affitto i loro locali.

Al momento, – continua il quotidiano – su 101.204 profughi ucraini entrati in Italia dall’inizio della guerra, fa sapere il Viminale, circa 70mila hanno chiesto protezione nel nostro Paese: 65mila domande in base alla normativa Ue, le restanti invece richieste di asilo, protezione speciale o altro”.

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