Ancora nessuna traccia dell’Assegno Unico per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza. Inps sta ribadendo in questi giorni che “entro fine mese il pagamento arriverà“, ma ormai le speranze di riceverlo entro aprile sembrano affievolirsi. Più probabile, a questo punto, che ogni attesa sia da traslarsi intorno ai primi giorni di maggio. Ma la mancata erogazione dell’Assegno Unico su RdC non è l’unico problema per i percettori del sussidio di Cittadinanza.
Per tutti coloro i quali hanno presentato domanda di RdC a ottobre 2020 (e sono in molti), quella di aprile 2022 sarà l’ultima mensilità. RdC ha infatti una durata di 18 mesi, terminati i quali può essere rinnovato per altrettante mensilità. Prima del rinnovo occorre però attendere un mese: per esempio, se ad aprile termina RdC e a maggio si presenta domanda di rinnovo, il sussidio tornerà a essere erogato da giugno. Pertanto, nel mese di maggio RdC per questi percettori è terminato.
Tuttavia, chi percepisce il Reddito di Cittadinanza sa di ricevere l’Assegno Unico in automatico. L’erogazione dell’uno è indissolubilmente legata a quella dell’altro. Ma se RdC di maggio è terminato in attesa del rinnovo, arriva l’Assegno Unico su RdC terminato? Che fine fa il pagamento dell’Assegno? Va fatta domanda? Quando? Vediamolo insieme.
Fortunatamente, il pagamento dell’Assegno per i figli a carico non andrà perduto: i beneficiari potranno ricevere anche la mensilità di maggio. Anche se RdC risulta terminato, infatti, il pagamento dell’Assegno Unico relativo a marzo e aprile scorsi avverrà comunque: basterà presentarne apposita domanda. Sono tre i modi per farne richiesta:
Se mentre RdC è sospeso l’Assegno Unico potrà quindi essere recuperato presentandone apposita domanda, non appena scatterà il rinnovo del sussidio (a giugno, nel caso di RdC sospeso a maggio), l’Assegno tornerà a essere accreditato in automatico sulla carta RdC.
Chiarito che l’Assegno unico figli dopo i 18 mesi di RdC, può essere ottenuto anche durante il mese di sospensione, ai lettori interessa sapere quando va fatta domanda.
Su questo è intervenuta proprio ieri 28 aprile 2022 una circolare Inps sulla quale si legge:
“Qualora la prestazione di Rdc soggetta a integrazione Rdc/AU raggiunga lo stato “terminata”, il genitore o altro esercente la patria potestà che mantenga il diritto all’assegno unico e universale dovrà presentare la relativa domanda, entro la fine dello stesso mese di cessazione del Rdc, anche in caso di successiva domanda di rinnovo del Rdc”.
Dunque, secondo quanto si apprende da Inps la domanda per avere la mensilità dell’Assegno unico di competenza di maggio 2022 (mese di sospensione RdC), deve essere inviata entro la fine di aprile.
Certo non è proprio comodo per queste famiglie sapere in data 28 aprile che devono far domanda entro il 30 aprile. Inps null’altro aggiunge sul punto, vale a dire se è da considerarsi comunque consentito e tollerato l’invio della domanda in una data successiva. La logica della continuità dell’erogazione dell’Assegno unico deve portare a dire di sì. Occorrerà però che Inps torni nuovamente su questo aspetto per dare maggiori certezze alle centinaia di famiglie che chiedono di poter ricevere l’Assegno unico anche nel mese di stop del RdC.
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