Sì al rinnovo e all’unificazione dei due contratti del settore dei servizi ambientali per il triennio 2022/2024. E, ancora, sì all’impegno delle controparti a introdurre la “Stop Work Authority” come misura di sicurezza aggiuntiva per i lavoratori.
Lo ha reso noto Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl. La Fit-Cisl, con le altre sigle sindacali, ha sottoscritto con Utilitalia, Confindustria Cisambiente, Assoambiente, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, l’intesa per il rinnovo di un contratto unificato delle lavoratrici e dei lavoratori dei Servizi Ambientali.
Si tratta di un contratto che mette quindi insieme le aziende pubbliche e quelle private, e che interessa complessivamente circa 100 mila addetti del settore.
“Una delle novità più importanti – ha spiegato Pellecchia – è quella riguardante la sicurezza dei dipendenti delle aziende del settore. In applicazione alle previsioni dell’art. 44 del d.lgs. 81/2008, il nuovo contratto va nella direzione di costituire la ‘Stop Work Authority’, con la quale si formalizza l’autorità di ciascuna lavoratrice e di ciascun lavoratore, indipendentemente da posizione, anzianità e ruolo, di interrompere il lavoro nel caso in cui ritiene che questo non sia svolto in sicurezza perché potrebbe condurre, per sé o per altri, a incidenti, infortuni o malattie professionali. Qualora ciò avvenisse, dovranno essere posti dalle aziende tutti gli interventi finalizzati a ripristinare le condizioni di sicurezza e tutela per il lavoro e in ogni caso dovrà essere garantita la continuità di tutti i diritti contrattuali e di legge”.
“Quanto alla parte economica – ha aggiunto Maurizio Diamante, Segretario nazionale della Fit-Cisl – è previsto un trattamento economico complessivo costituito da incremento delle retribuzioni base parametrali, incremento elementi variabili, trattamenti economici in materia di welfare, elemento retributivo aggiuntivo di produttività; copertura del periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2022. Si partirà subito con 30 euro a luglio 2022, poi 25 euro a luglio 2023 e 25 euro a luglio 2024. In totale 80 euro in paga base da riparametrare”.
“L’incremento economico complessivo, quindi – ha sottolineato Angelo Curcio, coordinatore nazionale dei Servizi Ambientali della Fit-Cisl -, sul parametro medio per il livello 3A operaio comune è di 121 euro. Quanto alla parte normativa, inoltre, viene esteso il fondo di assistenza sanitaria integrativa Fasda anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi purché continuativi anche su anni diversi”.
“È ora il momento – ha concluso Pellecchia – di prevedere un rafforzamento del sistema partecipativo delle relazioni sindacali attraverso la costituzione di comitati strategici bilaterali a partire dalle principali aziende del settore, come ad esempio A2A, Hera, Iren etc. Da parte nostra, abbiamo lavorato senza sosta sia per l’unificazione dei due contratti in uno solo e sia per favorire rapidamente il rinnovo contrattuale. A questo punto, la parola passa a lavoratrici e lavoratori per l’approvazione dell’ipotesi di rinnovo, come di consueto, nelle specifiche assemblee che verranno convocate nei prossimi giorni”.