Aumenti stipendio 2022, Il Sole 24 Ore: aziende rinviano al 2023

L’inflazione fa sentire i suoi effetti sui prezzi dei beni al consumo mentre stipendi e salari restano fermi. Gli aumenti retributivi in previsione per il 2022 sono quelli previsti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro, come ad esempio quelli previsti per il mese di maggio 2022 (per conoscerli clicca qui), e poco più. Da qui a fino anno infatti, sarebbero una minoranza le aziende disponibili a riconoscere aumenti di stipendio ai lavoratori, individuali o aziendali.

La maggior parte delle aziende avrebbe deciso di rinviare tutto al 2023. Ne parla il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:

di fronte a questa situazione circa 8 aziende su 10 restano ferme sugli incrementi retributivi messi a budget nel terzo quadrimestre del 2021, mentre c’è una fascia ristretta di aziende che per essere più competitive in un mercato del lavoro davvero molto difficile, hanno deciso di aumentare il budget degli incrementi retributivi nel 2022: il 25% delle aziende più competitive, quindi una su quattro, ha rivelato aumenti tra il 3,4% per i dirigenti e il 3,6% per gli impiegati. Anticipando quello che avverrà l’anno prossimo quando gli aumenti medi sono stimati in crescita di un punto percentuale, al 3,5%”.

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