Reddito di Cittadinanza, nel Governo pronte 2 mosse per eliminarlo

Si torna a parlare del Bonus 200 euro ai piani alti di Palazzo Chigi. Se già sono in molti ad avere delle perplessità sul Reddito di Cittadinanza, l’applicazione del Bonus anche per i percettori del sussidio ha scatenato grandi polemiche. Un’estensione della platea che ha suscitato non poche diatribe, tanto da richiedere una revisione del Decreto Aiuti in modo da escluderli dal Bonus . Sul piede di guerra ci sono in particolare due partiti che formano il Governo Draghi: la Lega e Italia Viva.

Il primo ha già annunciato un pacchetto di modifiche che riveda i destinatari del Bonus, il secondo ha fatto sapere, tramite le parole del suo leader Matteo Renzi, che ha in agenda un’iniziativa volta a eliminare il problema alla radice. A scendere nei dettagli è Il Sole 24 Ore, che nell’edizione del 29 maggio scrive:

“Un allargamento della platea su cui la Lega in primis, ma anche tutto il centrodestra hanno già annunciato una pioggia di emendamenti. Che arriveranno sulla scia dell’iniziativa di Italia Viva che dal 15 giugno ha avviato la raccolta delle firme per abolire questo strumento.”

Alla base del pacchetto di emendamenti proposti dalla Lega e della raccolta firme organizzata da Italia Viva, l’idea che il Reddito di Cittadinanza disincentivi la ricerca del lavoro. Critica mossa anche dal Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il quale – già da tempo – si è fatto portavoce di tutti quegli imprenditori preoccupati dalla mancanza di lavoratori per coprire la stagione estiva.

Due mosse, quelle volute dai due partiti, che non si sa ancora a cosa porteranno. Per adesso il Bonus 200 euro rimane valido, così come resta in vigore il Reddito di Cittadinanza. Vedremo quali saranno gli sviluppi della situazione.

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