Reddito di Cittadinanza, INPS sospende il pagamento prima dei 18 mesi in un caso [FOTO]

Come tante cose, anche il Reddito di Cittadinanza ha una durata limitata. Inps infatti eroga il sussidio per 18 mesi, terminati i quali si può comunque chiedere il rinnovo. Se si possiedono ancora tutti i requisiti, la domanda di rinnovo viene accolta e il pagamento può proseguire per ulteriori 18 mesi. A patto che tra un rinnovo e l’altro si attenda un mese, necessario a Inps per fare tutti i controlli del caso.

TuttoLavoro24.it ha segnalato più volte come maggio 2022 sia mese di sospensione per tanti percettori: in particolare lo è per i pionieri del Reddito di Cittadinanza, ossia coloro che ne hanno fatto domanda per primi. Questi ultimi, dopo aver presentato domanda di rinnovo ad ottobre 2020 si trovano adesso ad aver concluso tutte le 36 mensilità del sussidio.

Tuttavia, c’è anche un’altra categoria di percettori che si trova ad aver terminato RdC pur non avendo ricevuto tutte e 18 le mensilità. Un errore di Inps? Non proprio. Vediamo perché.

RdC sospeso prima dei 18 mesi: perché?

La segnalazione ci arriva direttamente da un nostro lettore, incappato nella sospensione di RdC prima di aver terminato le 18 mensilità. Ciò che compare sul suo Fascicolo Previdenziale del Cittadino lo dimostra:

La domanda di RdC presentata a luglio 2021 dovrebbe scadere a dicembre 2022. Allora perché la domanda di RdC risulta terminata prima del tempo? La risposta è semplice. In pratica, i pagamenti fanno cumulo con quelli già ricevuti prima di fare domanda.

Per esempio, se prima di presentare domanda si apparteneva a un nucleo familiare già percettore del sussidio, le mensilità prese allora si sommano a quelle percepite dopo aver fatto richiesta. Quindi, se prima della domanda il nucleo familiare in cui eravamo ha riscosso, per esempio, 8 mensilità, una volta presentata domanda per un altro nucleo familiare si riceveranno soltanto 10 mensilità, ossia la differenza.

Questo succede perché Inps tiene conto di tutti i componenti del nucleo percettore e non solo di colui che ne fa domanda. Motivo per cui è fondamentale, nel caso in cui si abbia diritto all’Assegno Unico per i figli a carico, compilare il modulo Rdc-Com/AU: solo con la compilazione e l’invio a Inps, infatti, si potrà essere certi di ricevere la somma che spetta per l’intera famiglia.

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