Bonus 200 euro sul reddito famigliare e non individuale: Bankitalia ’corregge’ Draghi

Le misure di sostegno alle famiglie del Governo, in questa fase di rialzo dei prezzi, devono essere attente a non innescare la spirale salari-prezzi. Perchè se è vero che gli aiuti hanno lo scopo di sostenere il potere di acquisto, dall’altra parte non devono dare la spinta al rialzo dei prezzi al consumo, tale da far salire ancora l’inflazione.

E’ questa la ‘ricetta’ del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, suggerita ieri nelle Considerazioni finali.

Un chiaro messaggio indirizzato al Governo Draghi, come sottolinea anche Il Sole 24 Ore in edicola oggi, a proseguire con la politica degli aiuti ma a patto di non fare ulteriore deficit e con iniziative mirate e razionali:

“I prossimi interventi che dovessero essere arrivati per sostenere famiglie e imprese schiacciate dai prezzi dell’energia dovranno essere ’ben mirati e ben calibrati per massimizzarne il costo’. Perchè lo spread che ancora ieri è tornato a 200 punti senza che i fondamentali dell’economia italiana abbiano mostrato segni di particolare cedimento confermano che il livello del debito pubblico è un elemento di ’forte vulnerabilità’ strutturale del Paese. Da qui arriva anche il suggerimento di parametrare i sostegni sui redditi famigliari e non su quelli individuali, come accade invece per esempio per il bonus una tantum da 200 euro contro l’inflazione”.

Secondo quanto scrive il quotidiano economico il Governatore della Banca d’Italia avrebbe preso proprio a riferimento il Bonus 200 euro per fare il suo discorso: il bonus è una buona soluzione contro l’inflazione perchè è una misura una tantum, ma meglio sarebbe stato erogarlo per singola famiglia e non per singolo componente, come è invece stato previsto (per approfondire clicca qui).

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