Dopo la proposta di retribuire i tirocini curriculari, il PD torna a parlare della questione salariale. Questa volta lo fa tramite le parole del suo leader, Enrico Letta, che ai microfoni dell’Agenzia Vista – a margine dell’Agorà del Partito Democratico sui temi del lavoro in corso a Roma – spiega come immagina il cammino verso un accordo con gli altri Partiti sul tema del salario minimo e i tempi per la realizzazione di una legge.
Ecco quanto dichiarato da Letta:
“Noi abbiamo fatto un’agorà democratica completa su questo tema, dalla quale sono uscite un corpo di proposte importanti che hanno a che vedere innanzitutto con la grande priorità del salario dei giovani, la fine degli stage e dei tirocini gratuiti, il fatto che il primo salario sia un salario vero e non un salario falso come purtroppo oggi è, per noi è una priorità assoluta. Così come la nostra proposta sul salario minimo che è sul tappeto e che noi abbiamo intenzione nel confronto e col confronto con gli altri Partiti di portare avanti, facendo sì che entro questa legislatura si arrivi a un accordo. Naturalmente non può essere la nostra proposta quella che imponiamo visto che siamo una minoranza in questo Parlamento. Siamo pronti però a discutere e siamo aperti a un accordo così come complessivamente la questione salariale esiste nel nostro Paese, non solo non la si può negare ma esiste ed è acuita dalla crescita dell’inflazione e ci sono tanti modi per affrontarla.”
Dopo lo scontro avvenuto ieri tra il Ministro dell’Innovazione Vittorio Colao e il presidente degli industriali Carlo Bonomi proprio su salari, occupazione e Reddito di Cittadinanza, l’aria che tira non sembra proprio quella giusta per un accordo. Vedremo come deciderà di muoversi la classe politica e se davverò riuscirà a trovare un accordo su un tema così delicato in questi ultimi mesi di Governo Draghi prima della fine della Legislatura.
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