Gli stipendi italiani sono bassi, vanno trovate in fretta delle soluzioni per difendere il potere di acquisto dei lavoratori. La legge sul salario minimo è indispensabile.
E’ la posizione dell’ex presidente del Consiglio italiano, attuale Commissario UE per l’Economia, Paolo Gentiloni raccolta dal quotidiano torinese La Stampa del 4 giugno 2022:
“Il tema della perdita del potere d’acquisto degli stipendi e dell’aumento delle diseguaglianze non può essere ignorato: serve il salario minimo, vanno garantiti diritti ai lavoratori delle piattaforme digitali e alzate le tasse alle grandi multinazionali che escono vincitrici dalle crisi di questi anni, prima la pandemia e poi la guerra“.
“L’inflazione frenerà nel 2023 – continua l’ex premier -, ma il tema oggi è ineludibile. Tocca a parti sociali e governi affrontarlo. Anche qui il Pnrr avrà un ruolo decisivo: gli stipendi sono bassi anche per la scarsa produttività, che è destinata ad aumentare con gli investimenti previsti. Per ridurre le diseguaglianze dobbiamo parlare di futuro: digitale, transizione energetica e digitale, formazione”, aggiunge.
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