Per il mese di stop del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico non va perso: semplicemente, occorre presentarne apposita domanda all’Inps. Solo in questo modo ci si assicurerà il pagamento della prestazione per i figli a carico, che non arriverà in automatico ma su IBAN. In ogni caso, arriverà.
Tuttavia, per ricevere il pagamento dell’Assegno anche quando RdC è terminato c’è un’unica condizione da rispettare: presentare la richiesta per l’Assegno entro la scadenza del RdC, quindi durante la diciottesima/trentaseiesima mensilità. In questo modo, ci si assicurerà il pagamento durante il mese di stop.
Quando devo presentare domanda per l’Assegno Unico se RdC è terminato? Durante il mese di stop o prima?
Purtroppo però non a tutti i percettori sono chiare le tempistiche. Lo dimostra una conversazione online tra Inps e un utente, il quale lamenta di non aver ricevuto il pagamento dell’Assegno nel mese di stop nonostante abbia presentato la domanda.
Come commenta Inps, il motivo del mancato pagamento è chiaro: prima va presentata la domanda per l’Assegno Unico per il mese di stop e dopo, durante il mese di sospensione, quella di rinnovo del RdC. Se si inverte l’ordine, Inps non potrà pagare l’Assegno Unico durante il mese di sospensione.
Quindi, per fare un esempio pratico: se ad aprile 2022 si riscuote l’ultima mensilità di RdC, entro aprile andrà presentata la domanda per avere l’Assegno di maggio, mese di sospensione del Reddito di Cittadinanza. A maggio 2022, invece, mentre è in corso la sospensione, andrà presentata domanda di rinnovo per RdC, che se accolta si percepirà di nuovo da giugno 2022.
Pertanto, solo rispettando queste tempistiche ci si assicurerà il pagamento dell’Assegno Unico mentre RdC è sospeso. Al contrario, chi si è confuso e ha scambiato le scadenze dovrà fare a meno del pagamento della prestazione per i figli a carico. Chi ha rispettato l’iter, invece, non ha nulla da temere, anche se ha visto decadere la domanda nonostante fosse stato fatto tutto in regola, come successo a questi percettori.
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