Reddito di Cittadinanza, con l’Auto-Dichiarazione niente Bonus 200 euro

Proprio in queste ore molte famiglie sono impegnate a compilare l’autodichiarazione necessaria per poter beneficiare del bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti (clicca qui per scaricarla). Se riempire i singoli campi del modulo non richiede un grande sforzo, più cervellotico risulta comprendere in quali casi doverlo compilare.

In particolare, complicato è capire a chi spetta il bonus una tantum quando in una famiglia ci sono più membri che hanno diritto ai 200 euro ma per motivi diversi. È il caso, per esempio, di un nucleo familiare beneficiario del Reddito di Cittadinanza, in cui – ad esempio – il marito lavora e la moglie percepisce il sussidio.

Secondo il DL n. 50 del 17 maggio 2022, entrambi i membri hanno diritto al bonus:

  • il marito in base all’art. 31, che riconosce l’indennità una tantum ai lavoratori dipendenti;
  • la moglie in base al comma 18 dell’art. 32, che la riconosce ai nuclei familiari percettori di RdC.

In questa (comune) situazione come si comporta lo Stato? Quando spetta il Bonus 200 euro a una famiglia che percepisce RdC con un membro lavoratore? In pratica, lo prende il percettore di RdC o il lavoratore? Vediamolo.

Reddito di Cittadinanza bonus 200 euro: solo uno a famiglia

La risposta va cercata nello stesso comma 18, art. 32, del suddetto DL, in cui si dispone che:

L’indennità non è corrisposta nei nuclei in cui è presente almeno un beneficiario delle indennità di cui all’articolo 31 […].”

Tradotto: se nella famiglia che percepisce RdC è presente un membro che beneficia del Bonus 200 euro in base all’articolo 31 (che lo riconosce ai lavoratori dipendenti), il familiare intestatario del sussidio non percepirà l’indennità. Quest’ultima, infatti, verrà corrisposta al membro lavoratore. In pratica, ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza spetterà un solo bonus a famiglia.

Reddito di Cittadinanza, bonus 200 euro arriva a luglio?

Data la marea di controlli incrociati che Inps dovrà fare per verificare ogni singola situazione ed escludere dal bonus i nuclei familiari percettori di RdC che si trovano nella situazione sopra descritta, è ragionevole pensare che la ricarica dei 200 euro sul sussidio di luglio verrà inevitabilmente posticipata.

Ma questo ce lo dirà solo Inps, che nei prossimi giorni uscirà con una circolare specifica. Sono migliaia, infatti, i lavoratori che stanno presentando il modulo – pur facendo parte di nuclei beneficiari RdC – e a meno che l’Istituto non trovi un modo per censire in automatico le domande ricevute, sembra che i tempi possano dilatarsi.

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