Dopo un mese e mezzo di attesa, la circolare Inps arrivata ieri che fornisce le indicazioni operative per la fruizione del Bonus 200 euro, certo non porta buone notizie.
La peggiore che potesse portare è la notiza del rinvio del pagamento ad ottobre 2022 per una vasta platea di beneficiari.
Ma vediamo i dettagli.
E’ così. Mentre tutta la platea dei percettori NASpI attendeva il pagamento dell’indennità una tantum nel mese di luglio 2022, unitamente all’accredito della mensilità di giugno 2022 (è questo infatti il requisito per avere diritto al Bonus 200 euro), arriva la doccia fredda della notizia del rinvio lungo.
Non è frutto di un’interpretazione. Ma è la circolare che lo dice a chiare lettere quando scrive “per i titolari nel mese di giugno 2022 delle prestazioni NASpI e DIS-COLL, per la platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e dei già beneficiari delle indennità COVID-19 2021, il pagamento avverrà nel mese di ottobre 2022, successivamente all’invio delle denunce Uniemens dei datori di lavoro contenenti la compensazione di cui al comma 4 dell’articolo 31 del decreto-legge in oggetto, prevista per il mese di settembre 2022”.
Dunque dovranno attendere ottobre per avere il sostegno anti-inflazionistico (mentre il rialzo dei prezzi morde ormai da mesi) queste categorie che lo riceveranno in automatico, cioè senza fare domanda:
Quanto ai beneficiari dei Bonus Covid nel corso del 2021 erogati da Inps a seguito dei Decreto Sostegni e Decreto Sostegni bis, Inps ricorda che sono i seguenti:
Perchè l’erogazione del Bonus Covid per queste categorie è stato rinviato a ottobre prossimo? La risposta la dà proprio Inps.
Queste categorie di lavoratori nel mese di luglio potrebbero ricevere il Bonus anche dai datori di lavoro, se nel frattempo hanno instaurato un nuovo rapporto e hanno il principale requisito previsto dal Decreto Aiuti.
A quel punto Inps, per essere certo di non doverlo pagare due volte, preferisce attendere le denunce contributive dei datori di lavoro (flusso Uniemens) all’interno dei quali le aziende dovranno richiedere il rimborso degli anticipi effettuati ai dipendenti (i 200 euro per l’appunto).
Quindi il motivo del rinvio è tutto tecnico: Inps vuole essere certo, quando pagherà in automatico i 200 euri a queste categorie, di non erogarli a lavoratori che hanno già percepito il Bonus in busta paga a luglio.
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