Sono finalmente partite le lavorazioni per le domande di rinnovo del Reddito di Cittadinanza. Una bella notizia per tutti coloro che ne avevano fatto richiesta lo scorso maggio, mese di sospensione dopo le 18 o le 36 mensilità. In particolare, si trovano in questa situazione i pionieri del sussidio, ossia quei nuclei familiari che ne avevano fatto domanda non appena questi era entrato in vigore (marzo 2019).
La conferma ci arriva direttamente da alcuni lettori, che ci segnalano ciò che appare scritto loro sul Fascicolo Previdenziale del Cittadino:
Come si vede dalla foto, la domanda presentata il 17 maggio scorso risulta finalmente “in lavorazione” e non più soltanto “acquisita”. Ciò significa che a breve Inps provvederà a comunicare anche l’esito della stessa.
Esito che, tuttavia, qualcuno conosce già. Come sappiamo, infatti, le domande non vengono esitate tutte contemporaneamente: in alcuni casi l’Istituto si porta avanti. Un lettore, per esempio, ci segnala di essere già a conoscenza dell’esito della sua domanda:
Esito negativo in questo caso, dato che la domanda è stata respinta per mancanza di uno dei requisiti. Ma perché Inps respinge le domande di rinnovo di RdC?
I motivi possono essere i più disparati: TuttoLavoro24.it ne ha elencati alcuni, segnalatici dai nostri lettori. Il consiglio per chi si vede respinta la domanda ingiustamente è quello di procedere con il ricorso o il riesame della domanda: per i dettagli sulle singole procedure clicca qui.
Per tutte le altre informazioni sul Reddito di Cittadinanza vi invitiamo a consultare gratuitamente la nostra GUIDA dedicata.
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