Quella che è iniziata è una delle settimane più calde dell’estate. Sono annuciate temperature che saliranno oltre di 40 °C soprattutto nelle aree interne di regioni come Sicilia e Basilicata. E con il salire del caldo, cala l’attenzione e aumenta la debolezza psico-fisica. Per cui chi svolge un lavoro soprattutto all’aperto, esposto ai raggi del sole, dovrebbe poter essere tutelato.
Ecco perchè già due regioni si sono mosse già da qualche giorno vietando il lavoro nei campi agricoli, nei cantieri, esposti ai raggi del sole e ai picchi della colonnina di mercurio nelle ore più di calde della giornata.
Una ordinanza della regione Puglia lo vieta dalle 12:00 alle 16:30 fino al 31 agosto 2022. La regione Basilicata dalle 12:30 alle 16:30.
Si tratta di ordinanze che hanno effetto solo per i luoghi di lavoro collocati in queste due regioni. Non valgono quindi per campi e cantieri di altre regioni, comunque attraversate dall’ondata afosa. Le altre regioni quindi restano al momento scoperte, lasciando senza tutela specifica i lavoratori.
Fermo restando che per legge, spetta comunque ai datori di lavoro vigilare sulla salute dei lavoratori, e dunque decidere azienda per azienda di vietare il lavoro esposto al sole quando fa molto caldo. Anche se in questi casi è sempre auspicabile un provvedimento amministrativo, per ogni regione, che possa ”mettere tutti in pari”, cioè regolare – con un divieto – in maniera identica situazioni attraversate dalle stesse problematica.
Foto credit: 3bMeteo
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