Calendario scadenze Smart-working 2022: fino a quando si potrà lavorare da casa?

Dopo la nuova impennata dei contagi da Covid-19, la proroga dello smart-working non può che essere una decisione saggia. È quanto disposto dal protocollo firmato lo scorso 30 giugno che aggiorna e rinnova i precedenti accordi su invito del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute.

Nei giorni scorsi, TuttoLavoro24.it aveva anticipato le indicazioni in merito a mascherine e controllo temperatura negli ambienti di lavoro. Vediamo in questa sede quali sono le nuove scadenze fissate dal protocollo per il lavoro da remoto. Gli articoli da prendere a riferimento sono l’11 (“lavoro agile“) e il 12 (“lavoratori fragili“).

Smart-working 2022: fino a quando?

Una delle misure adottate per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19 è, appunto, lo smart-working. Per i lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia, la sua scadenza è per adesso fissata al 31 luglio 2022 (a patto che tale modalità sia compatibile con l’attività prestata).

Alla stessa data del 31 luglio è fissato il termine entro il quale è consentito ai genitori di figli under 14 di lavorare in smart-working. A condizione, sempre, che tale modalità di lavoro sia compatibile con l’attività svolta e che nel nucleo familiare non sia presente un genitore non lavoratore.

Attualmente, il regime di smart-working semplificato (ossia senza bisogno di stipula degli accordi individuali tra datore e lavoratore) è vigente fino al 31 agosto 2022.

Smart-working 2022: possibile una proroga?

Ma proprio per la sua comprovata efficacia, le parti sociali manifestano l’auspicio che lo smart-working possa prolungarsi, in particolare per i più fragili. La data segnalata è quella del 31 dicembre 2022. Il protocollo sollecita infatti i datori di lavoro, in accordo con il medico competente, a prolungare il lavoro agile fino a fine anno e ad adottare specifiche misure prevenzionali e organizzative per tutelare questa specifica platea.

Tuttavia, restano ancora da sciogliere alcuni nodi: in caso di accordo aziendale che prevede il lavoro da remoto limitato ad alcuni giorni della settimana, per esempio, è possibile limitare il diritto del lavoratore/genitore e del lavoratore fragile allo smart-working solo alle giornate in cui tale possibilità è prevista per gli altri dipendenti? La norma direbbe che tali categorie devono aver garantito uno smart-working integrale, ma questo non sempre è possibile. Alcune attività, per esempio, richiedono per forza un lavoro in presenza.

Vedremo dunque quali saranno gli sviluppi al riguardo e come le parti sociali intenderanno muoversi. Le misure verranno riesaminate entro il 31 ottobre.

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