Sono circa 200.000 i precari della scuola, tra docenti e personale Ata, che per effetto della scadenza del contratto di lavoro a termine, al 30 giugno 2022, sono stati tagliati fuori dal Bonus 200 euro.
TuttoLavoro24.it lo aveva sottolineato sin dall’inizio: i contratti in scadenza al 30 giugno 2022 non beneficeranno della una tantum anti-inflazione, perchè fuori dai requisiti come lavoratori dipendenti (serve un rapporto di lavoro attivo a luglio 2022) e fuori anche come percettori NASpI (serve percepire il trattamento di disoccupazione a giugno, i precari la chiederanno da luglio).
Insomma ‘stretti’ tra due requisiti che non aiutano affatto chi nella scuola italiana lavora solo pochi mesi l’anno. Ci sono soluzioni in arrivo?
Alla Camera, dove si discute il Decreto Aiuti, il M5S aveva presentato un emendamento salva-precari, una modifica per estendere anche a questi lavoratori il Bonus. Ma allo stato non sembra che ci siano novità in arrivo.
Il Decreto infatti ha avuto la settimana scorsa il via libera dalle Commissioni Bilancio e Finanze e oggi ci sarà in Aula di Montecitorio la discussione generale sul provvedimento. Insomma ci si avvia alle battute finali. Se il Governo porrà la questione di fiducia (idem al Senato), come sembra, non ci sarà spazio per altre modifiche e il testo approderà in Gazzetta ufficiale senza Bonus ai precari della Scuola.
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