Avranno un aumento di pensione e il diritto a tutti gli arretrati i vecchi dipendenti della ex Leuci, la storica fabbrica di lampadine di Lecco. È quanto disposto da una sentenza del Tribunale di Lecco di alcuni giorni fa. Il motivo? Dietro alla (apparente) lieta decisione, si cela una prolungata esposizione all’amianto oltre i limiti consentiti dalla legge (100 fibre per litro d’aria).
Ma per ottenere il riconoscimento di ciò che è un loro diritto, i lavoratori superstiti hanno dovuto intentare causa all’Inps. Ebbene sì, superstiti, perché in pochi riescono a sopravvivere al batterio killer. A raccontare il calvario vissuto dai 3 ex lavoratori dal 2010 ad oggi è l’avvocato delle parti Roberto Molteni, che al quotidiano Il Giorno rivela:
“Altri lavoratori tra cui i tre che hanno vinto l’ultima causa hanno potuto beneficiare di questo beneficio contributivo. Viene riconosciuto che avendo loro lavorato per oltre 10 anni in un ambiente esposto all’amianto con un’esposizione oltre la soglia di 100 fibre per litro d’aria e quindi in un ambiente pericoloso, hanno diritto al riconoscimento di una maggiore contribuzione“.
In pratica, come scrive il quotidiano, chi è andato in pensione con 35 anni di anzianità di servizio è come se fosse andato con 40: un risarcimento economico che si traduce, appunto, in un aumento della pensione e spettanze una tantum per gli arretrati. Una sentenza storica che potrebbe fare da apripista agli ex lavoratori che intendessero seguire la stessa strada.
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