Nuova stretta sui controlli riguardo le offerte di lavoro rifiutate da chi prende il Reddito di Cittadinanza. I datori potranno direttamente segnalare ai centri per l’impiego il percettore di RdC che ha rifiutato una proposta di lavoro. TuttoLavoro24.it ne aveva dato un’anticipazione qui.
Non accettare per la seconda volta un’offerta di lavoro ritenuta congrua porta già ora alla decadenza del beneficio, ma in questo modo verranno accelerati i tempi grazie alla collaborazione con il datore di lavoro, che diventa così una sorta di “sentinella” dello Stato. Dove non può arrivare l’uno, arriva l’altro.
Ma in quali casi le offerte di lavoro sono considerate congrue per chi percepisce RdC? Vediamo cosa stabilisce la Legge di Bilancio 2022 distinguendo tra offerte di lavoro a tempo indeterminato e determinato.
In base alle regole di oggi, viene considerata congrua la prima offerta di lavoro a tempo pieno e indeterminato, se, alternativamente, il luogo di lavoro:
La seconda proposta è congrua a prescindere da ogni vincolo territoriale: è dunque considerato congruo qualsiasi lavoro a tempo determinato o indeterminato su tutto il territorio nazionale (salvo che nel nucleo familiare siano presenti persone disabili).
Nel caso di rifiuto della prima proposta di lavoro congrua si ha la riduzione di 5 euro dell’importo mensile del sussidio, a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata l’offerta di lavoro congrua. Dopo il secondo rifiuto da parte dei uno dei componenti del nucleo familiare scatta invece la revoca totale del beneficio.
Se invece l’offerta di lavoro è a termine o a tempo parziale, sia in caso di prima offerta che di seconda, questa è congrua se:
Inoltre, si può perdere il diritto al Reddito di Cittadinanza anche nel caso in cui il percettore non si presentasse a un appuntamento già fissato presso il Centro per l’impiego: clicca qui per conoscere le ultime importanti novità.
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