Il trattamento integrativo, anche noto come ex Bonus Renzi, spetta ai lavoratori dipendenti privati e pubblici, ma anche ai disoccupati che percepiscono la NASpI e ai lavoratori agricoli percettori della Disoccupazione agricola erogata nel 2022 ma relativa alle giornate 2021. Per riceverlo è necessario avere determinati requisiti di reddito, vediamoli nel dettaglio.
L’ultima legge di bilancio ha rivisto il sistema di imposizione fiscale sui redditi da lavoro e ha quindi modificato anche le condizioni di accesso al Bonus ex Renzi.
Se fino all’anno scorso la platea dei beneficiari era composta da tutti coloro i quali avevano un reddito da lavoro dipendente o assimilato (quindi anche da indennità di disoccupazione) fino a €28.000 annui complessivi, dal 1° gennaio 2022 è cambiato tutto.
E così il tetto per ricevere il trattamento integrativo è stato abbassato: il Bonus Ex Renzi 100 euro spetta adesso solo per i redditi da lavoro dipendente o assimilati fino a 15.000 euro. Al di sopra di questa soglia si applica solo a certe condizioni.
Per i lavoratori agricoli non difficile collocarsi in questa soglia reddituale. Quindi chiarito questo aspetto va ricordato che il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi) sulla disoccupazione agricola, viene riconosciuto automaticamente da parte dell’Inps. Significa che non serve inoltrare nessuna domanda per avere i 100 euro mensili.
Il totale annuo che spetta in linea teorica è 1.200 euro annuali. Però i braccianti devono sapere che questo viene quantificato-riproporzionato in relazione:
Ad esempio, se prendiamo consideriamo 105 giornate indennizzate da Inps (che è il minimo), l’importo del trattamento integrativo si ottiene moltiplicando 105 per 3,28 euro (calcolato dalla divisione di 1.200/365): in questo caso il bonus Irpef ”ex Renzi” è di 344,40.
Nel calcolo delle giornate devono essere ricomprese anche le giornate di malattia, infortunio e maternità indennizzate da Inps.
Il pagamento del trattamento integrativo avviene a seguito dell’erogazione della Disoccupazion Agricola. Quindi una parte dei percettori lo riceverà durante il mese di luglio 2022, altri lo hanno già ricevuto a giugno.
Un aspetto da tenere bene a mente è che se non si riceve il Trattamento integrativo con la disoccupazione agricola, è possibile sempre recuperarlo sulla dichiarazione dei redditi. Per cui nessun timore per chi non lo riceve: nel 2021 infatti molti braccianti agricoli lo hanno ricevuto nel mese di dicembre e pochi altri nel mese di gennaio 2022. Per cui chi non lo riceve in estate può sempre riceverlo a dicembre 2022: sarà Inps a provvedere al pagamento.
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