“Il Governo si impegna valutare la possibilità di estendere, anche 40 mila medici specializzandi, il bonus da 200 euro una tantum. I giovani specializzandi offrono ogni giorno un contributo importante e sono una delle colonne portanti del Sistema Sanitario Nazionale. La loro esclusione, dovuta all’inquadramento contrattuale che non consente di considerarli dei lavoratori, nonostante si tratti di laureati professionisti chiamati a compiere attività mediche è, per noi del M5S, inaccettabile. Per questo ho presentato un ordine del giorno al DL aiuti che ha visto il parere favorevole del Governo“.
Così la prima firmataria della proposta, l’onorevole Stefania Mammì (M5S).
“L’inclusione dei medici specializzandi, unici sanitari che oltretutto non hanno mai beneficiato di bonus relativi all’emergenza sanitaria, costituisce un atto dovuto sia come riconoscimento del contributo da essi offerto finora, sia per consentirgli di fronteggiare gli effetti economici della crisi in atto. Ritengo sia doveroso riconoscere anche ai medici specializzandi un incentivo economico per i rischi che hanno corso durante l’emergenza sanitaria, visto che percepiscono unicamente una borsa di studio ministeriale“, conclude la pentastellata Mammì.
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