In attesa dei dati sulla crescita del nostro Paese che arriveranno nelle prossime ore, a Palazzo Chigi nessuno vuole sbilanciarsi troppo su quali saranno le prossime mosse di governo. Ben noti, al contrario, i temi all’ordine del giorno che saranno trattati nell’incontro tra Governo e parti sociali che si terrà il 12 luglio: lavoro povero, salario minimo e retribuzioni basse sempre più erose dall’inflazione (“i 3 problemi“, come li ha ribattezzati il Ministro del Lavoro Andrea Orlando).
Su quale sia la strada da intraprendere per fronteggiarli ancora non c’è certezza, ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli qualche sera fa ha sganciato la bomba: «A luglio faremo un nuovo decreto legge, corposo nella quantità e nelle misure», scrive La Stampa nell’edizione di stamattina.
Il quotidiano torinese rivela inoltre che a gettare le basi per questo nuovo decreto si comincerà proprio con l’incontro del 12 luglio: Draghi annuncerà la novità direttamente ai sindacati? E’ presto per dirlo, ma da La Stampa fanno questa ipotesi:
“A Palazzo Chigi già immaginano che gran parte del confronto con i rappresentanti dei lavoratori si concentrerà sul cuneo fiscale. Anche su questa misura, cara a tutti i partiti e a Confindustria, non ci saranno preclusioni. In vista della legge di Bilancio, si sta cercando una formula sul taglio del costo del lavoro per i redditi medio-bassi.”
Taglio al cuneo fiscale che rappresenta, quindi, l’anello di congiunzione tra i 3 problemi cari al Ministro Orlando, su cui è forte anche il pressing del M5S. Capiremo nelle prossime ore quale sarà la formula vincente per garantire a tutti i lavoratori un aumento di stipendio abbassando le tasse sul lavoro che gravano sulle spalle dei lavoratori e, soprattutto, se vi sarà questo nuovo decreto legge entro luglio per aumentare gli stipendi.
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