Pensioni basse, INPS: con salario minimo a 9 euro l’assegno arriva a 750 euro mensili

Bassi salari portano a basse pensioni. Lo dice il XXI Rapporto Inps diffuso oggi e reso noto durante un evento che si è tenuto alla Camera dei deputati.

Da mesi si parla di una legge che fissi il salario minimo a 9 euro l’ora – secondo la proposta del M5S deposita in Parlamento – , facendo salire le buste paga di milioni di lavoratori.

Oggi, per la prima volta Inps ci dice quanti sono i lavoratori che percepiscono uno stipendio inferiore alle 9 euro lorde l’ora: si tratta di oltre 4,3 milioni i lavoratori.

Numeri che rendono il quadro preoccupante, si legge: “se il quadro occupazionale appare promettente, segnali più preoccupanti vengono dalla dinamica retributiva“. Si perchè bassi salari porteranno a basse pensioni in un futuro non troppo remoto specie se si guarda alla generazione X, vale a dire i nati tra il 1965 e il 1980.

Se invece questi lavoratori avesso un aumento del salario a 9 euro l’ora, in 30 anni di contributi versati si potrebbe arrivare a 65 anni in pensione con circa 750 euro mensili di assegno. I più giovani lavorano in media tre anni in più rispetto ai più anziani. “Se il soggetto percepisse 9 euro l’ora per tutta la vita attiva, si stima che l’importo di pensione – si legge – si aggiri sui 750 euro mensili (a prezzi correnti), un valore superiore al trattamento minimo, pari a 524 euro al mese per il 2022”.