A poche ore dall’incontro tra il premier Mario Draghi e le parti sociali, iniziano a circolare le prime indiscrezioni. Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra si è detto soddisfatto, soprattutto perché è stata strappata la promessa di un nuovo decreto a sostegno di salari, pensioni e famiglie. Buono, a suo dire, anche l’impegno che il Governo ha dimostrato nel confronto e nell’ascolto delle parti sociali.
Concorde sul clima di ascolto che si respirava al tavolo anche il leader della Cgil Maurizio Landini. Tuttavia, i suoi apprezzamenti si fermano qua. “Sul piano del metodo c’è una novità, non su quello dei contenuti“, ha sottolineato il segretario, più cauto rispetto al collega di Cisl. Le perplessità di Landini riguardano, in particolare, la poca sostanza messa nel piatto.
«Il Governo ha annunciato che intende fare un provvedimento entro il mese di luglio – ha confermato – ma i contenuti non li conosciamo. Numeri non ci sono stati fatti. Ci si è fermati a temi come la difesa del potere d’acquisto, la precarietà, il salario minimo. Al momento non abbiamo risposte. Ad oggi risultati non ce ne sono. Abbiamo ribadito che dobbiamo agire e non possiamo aspettare la legge di bilancio».
Tutto fumo e niente arrosto in pratica, quello che lamenta il leader della Cgil. Le intenzioni del Governo sono delle migliori, vedremo come si tradurranno nell’atto pratico.
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