Ha suscitato molta indignazione nei giorni scorsi la notizia secondo cui tutti i precari docenti e ATA del mondo della scuola con contratto fino al 30 giugno sarebbero stati esclusi dalla platea di beneficiari del bonus 200 euro.
Si tratta di più di 150.000 persone che, nonostante abbiano lavorato al pari dei loro colleghi per tutto l’anno, non potevano ricevere il bonus. Sappiamo, infatti, che inizialmente il bonus è stato previsto per chi percepisce lo stipendio nel mese di luglio o la Naspi nel mese di giugno. Categorie alle quali non appartengono i precari della Scuola (e non solo) con contratto fino al 30 giugno e con Naspi solo da luglio.
Ma arrivano importantissime novità per questa platea: il Governo avrebbe manifestato la volontà di trovare ulteriori risorse per estendere il bonus anche ai precari.
Inizialmente, dunque, il bonus 200 euro era stato pensato solo per docenti e ATA a tempo indeterminato che abbiano percepito una retribuzione imponibile mensile non superiore a 2.692 euro almeno per un mese e, pertanto, siano beneficiari dell’esonero contributivo. L’importo sarà erogato automaticamente con un cedolino separato.
Secondo quanto afferma il sindacato Flc Cgil, anche ai precari spetterebbe l’indennità di 200 euro prevista dal DL 50/2022. Sempre secondo la Flc Cgil, questo si desume da una lettura approfondita e corretta della norma (c. 13, art. 32 del DL 50/2022) e della circolare n.73 del 24 giugno 2022 dell’INPS, da cui si intende che l’INPS stesso provvederà ad erogare il bonus a tutti i lavoratori precari con determinati requisiti. Insomma il tutto sarebbe possibile grazie ad una lettura e applicazione estensiva della normativa di legge.
I requisiti necessari sono i seguenti:
I precari in possesso di questi requisiti dovranno inoltrare la domanda per il beneficio del bonus all’INPS entro il 31 ottobre. Di conseguenza, il bonus non verrà erogato prima del mese di novembre 2022.
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