ISCRO 2022: 800 euro mensili erogati da INPS a questi lavoratori

C’è ancora tempo per richiedere l’ISCRO per il 2022, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. La scadenza è fissata al 31 ottobre prossimo. Attenzione però, perché chi ha già beneficiato dell’indennità lo scorso anno non potrà fruirne per l’anno in corso: la domanda infatti può essere presentata una sola volta per il triennio 2021, 2022 e 2023.

Ma a chi spetta l’ISCRO? E a quanto ammonta? Vediamolo prendendo a riferimento quanto disposto dall’Inps con la circolare n. 94 del 2021.

Indennità ISCRO 2022: 800 euro mensili erogati da INPS a questi lavoratori

Prevista dalla Legge di Bilancio 2021 in via sperimentale, l’indennità è destinata ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata Inps e che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.

Può essere richiesta dai lavoratori sopra individuati che possono fare valere congiuntamente i seguenti requisiti:

  • non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Come specificato nella circolare, l’indennità ISCRO non è compatibile con il Reddito di Cittadinanza, con le disoccupazioni NASpI e DIS-COLL, né con un trattamento pensionistico diretto. È invece compatibile e cumulabile con un eventuale assegno di invalidità.

Indennità ISCRO 2022: quanto dura e a quanto ammonta

La prestazione è erogata per sei mensilità e spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Il suo importo è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso da quest’ultima all’Inps alla data di presentazione della domanda.

Secondo la legge n. 178/2020, l’ammontare della prestazione ISCRO deve andare da un minimo di 250 euro mensili a un massimo di 800 euro. Tali importi minimo e massimo valgono anche qualora la misura della prestazione (calcolata come spiegato sopra) risulti di importo inferiore a 250 euro o superiore a 800 euro. I suddetti importi, determinati per legge, sono annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente.

Attenzione però, perché nel caso in cui non sia rintracciabile alcuna dichiarazione dei redditi certificata dalla Agenzia delle Entrate in nessuno degli ultimi quattro anni oggetto di osservazione precedenti l’anno di presentazione della domanda di ISCRO (ad esempio gli anni 2018-2019-2020-2021 nel caso di domanda presentata nel 2022), la richiesta non potrà essere accolta.

Indennità ISCRO 2022: domanda

Come anticipato a inizio articolo, per il triennio 2021-2023 è possibile presentare domanda di ISCRO una sola volta: pertanto, chi ha già usufruito dell’indennità nel 2021, quest’anno non potrà riceverla nuovamente. Nel caso la domanda venisse comunque ripresentata, l’Inps provvederò a respingerla. Saranno invece accettate le domande per il 2022 di coloro che:

  • non hanno presentato domanda per l’anno 2021;
  • pur avendo presentato domanda nel 2021, non hanno avuto accesso alla prestazione perché la domanda è stata respinta e/o la prestazione revocata dall’origine.

Le domande sono aperte dallo scorso 1° maggio e così rimarranno fino al 31 ottobre 2022. Basterà accedere al portale web dell’Istituto tramite le credenziali SPID 2CIE o CNS o, in alternativa, rivolgendosi al contact center Inps.

In sede di presentazione della domanda l’assicurato deve autocertificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse, salvo che gli stessi non siano già a disposizione dell’Istituto. In questa ultima ipotesi, ai fini della verifica dei requisiti reddituali, verranno presi in considerazione i dati reddituali di cui dispone l’Istituto, che saranno precaricati nel pannello di domanda.

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