Il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti non è un sufficiente sostegno alle famiglie per affrontare il rialzo dei prezzi e la crisi energetica. Ne è convinto il premier Mario Draghi che parlando in conferenza stampa ha annunciato un intervento, questa volta massiccio, per far salire il netto in busta paga dei lavoratori, pensionati e aiutare le famiglie.
Il Bonus 200 euro è l’appuntamento di luglio per pensionati, lavoratori dipendenti e lavoratori domestici ma anche per i percettori del Reddito di Cittadinanza, che ormai attendono fine mese.
Attesa maggiore invece per tutte le altre categorie che una volta passata l’estate potranno avere un esito da Inps: sia se lo ricevono in automatico sia dietro domanda.
Ma non è finita qui, la promessa di Draghi – il premier dimissionario che potrebbe tornare in pista per un Governo Draghi bis – andrà a concretizzarsi entro fine luglio, con un nuovo Decreto Aiuti.
Quale potrà essere la misura ”portante” di questo provvedimento prova a suggerirla Maurizio Landini Segretario Generale della Cgil che in un’intervista a Repubblica in edicola oggi lancia la proposta di finanziare un nuovo bonus da 800 euro tassando ulteriormente gli extraprofitti.
«Con la tassazione al 25% degli extraprofitti – dice Landini – si sono dati 200 euro alle persone. Se non sbaglio i conti, tassando al 100% gli extraprofitti si potrebbero dare 800 euro per poter arrivare alla fine del mese. Così come c’è la necessità di fare una vera riforma fiscale che riduca la tassazione sui lavoratori dipendenti e i pensionati a partire dai redditi più bassi. C’è anche una crisi del lavoro per una precarietà senza precedenti. Non abbiamo bisogno di rimanere senza un governo, abbiamo bisogno di un governo che dia risposte. Ad esempio abbiam chiesto se c’è un piano del governo per affrontare la crisi del gas».
Come detto, si tratta, per ora di una proposta del leader sindacale ma non è detto che non possa essere presto trasposta in legge con uno stanziamento finanziario ad hoc. Più difficile invece che il Governo, in una fase complessa come quella che sta attraversando della crisi innescata dal M5S, possa decidere di tassare ulteriormente gli ultraprofitti.
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