Quali sono i casi in cui Inps dispone il blocco del pagamento dell’Assegno Unico? Ce ne sono alcuni più comuni di altri?
Chiarisce i dubbi la direttrice centrale Inclusione sociale e Invalidità civile dell’Inps Maria Sciarrino, che a Il Sole 24 Ore, nell’edizione del 25 luglio scorso, spiega i motivi principali che causano ritardi nelle procedure, con alcune pratiche che risultano ancora in istruttoria e altri pagamenti che invece sono stati bloccati. Queste le sue parole, riportate dal quotidiano:
“La maggior parte delle domande oggetto di istruttoria aggiuntiva richiedono, ad esempio, controlli sui permessi di soggiorno: abbiamo dato la possibilità alle sedi territoriali di verificarli. Ci sono poi altre istanze che presentano irregolarità nelle coordinate bancarie comunicate per gli accrediti. Rispetto ai primi mesi abbiamo anticipato una serie di controlli: ora li facciamo preventivamente per evitare poi, in seguito, di dover bloccare i pagamenti, anche se questo iter comporta qualche ritardo rispetto all’inizio. […] Le domande bloccate per conflitto tra ex coniugi sulle modalità di erogazione degli importi sono circa 175mila. Abbiamo concesso al genitore che contesta la scelta dell’ex coniuge di allegare la sentenza del giudice che dispone come vanno divise queste somme. A quel punto spetta alle sedi territoriali verificare la documentazione. Nel frattempo, in questi casi blocchiamo i pagamenti e attendiamo la verifica prima di sbloccarli.“
Sono 3, dunque, le cause principali di ritardo o blocco nei pagamenti dell’Assegno Unico riscontrate dall’Istituto Previdenziale:
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