stagionali
Non ci sarà la proroga del Bonus 200 euro nel Decreto Aiuti bis: sembra essere questa la linea che il Governo intende percorrere dopo aver incontrato i sindacati mercoledì 27 luglio. Comunque, Inps proseguirà a erogare l’indennità una tantum a tutti coloro che ne hanno diritto fino all’autunno come stabilito dal primo Decreto Aiuti.
Governo e le parti sociali sembrano aver trovato un’altra strada per proteggere il potere di acquisto delle famiglie dall’inflazione galoppante. Oltre all’azzeramento dell’IVA sui prodotti di prima necessità, una delle proposte avanzate a Palazzo Chigi riguarda lo sgravio contributivo di un ulteriore 0,8% per i lavoratori dipendenti, così da far aumentare il netto in busta paga.
Agevolazione efficace (da preferire al Bonus 200 euro? Dicci cosa ne pensi cliccando qui) ma che tuttavia esclude non solo coloro che non hanno un reddito da lavoro (NASpI, percettori RdC) ma anche le categorie dei precari e degli stagionali.
Chi non ha un reddito non può certo beneficiare di un aumento in busta paga. Ma c’è una particolare categoria di lavoratori che, allo stesso modo, non godrà dello sgravio contributivo dell’1,6% totale, pur percependo un reddito da lavoro.
Si tratta dei lavoratori stagionali o di tutti quei precari che hanno un contratto con scadenza a breve. Questa soluzione, infatti, penalizza quei lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato e che quindi non potranno beneficiare di aumenti salariali a lungo termine. Diversamente, in caso di proroga del Bonus 200 euro ad agosto, avrebbero ottenuto il raddoppio a 400 euro.
Chi ha un contratto in scadenza, per esempio, a ottobre prossimo, riceverà l’aumento mensile (pari comunque a pochi euro al mese) solo nelle buste paga di agosto e settembre, ossia per 2 mensilità, ovviamente se il Governo deciderà di far decorrere la nuova decontribuzione da agosto. In pratica, l’aumento varrà solo fino alla fine del contratto.
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