Potrebbe essere un’estate turbolenta quella che aspetta gli assidui frequentatori degli aeroporti. In particolare potrebbe esserlo quella di chi volerà con Ryanair, destinazione Spagna. L’economia del Paese iberico dipende moltissimo dai turisti che ogni anno lo scelgono come meta per le proprie vacanze: eppure i due sindacati Sitclpa e Uso, che rappresentano una parte dei lavoratori di cabina di Ryanair, hanno proclamato uno sciopero della durata di ben 5 mesi.
Tra le richieste dei sindacati ci sarebbero 22 giorni di ferie, il riconoscimento dei giorni festivi e salari migliori.
Gli scioperi sono cominciati lo scorso 18 luglio e fino ad ora le cancellazioni hanno interessato pochissimi voli (l’1% dei voli giornalieri, fa sapere Ryanair). Ma nella seconda metà di agosto le cose potrebbero peggiorare. Le settimane interessate dagli stop dei voli sono 3:
In pratica, tutti i giorni che vanno dal 15 agosto al 1° settembre, con l’eccezione dei venerdì, dei sabati e delle domeniche.
L’azione sindacale di Uso e Sitclpa coinvolgerà diversi aeroporti spagnoli ma essendo molti volti diretti in Italia non è da escludere che vi saranno conseguenze anche per chi rientra nella Penisola. Come scritto prima, i sindacati hanno previsto e organizzato almeno cinque mesi di sciopero, che coinvolgeranno ogni settimana fino al 7 gennaio 2023 alcuni grandi aeroporti spagnoli, fra cui quelli di:
Lo sciopero, tuttavia, non trova l’appoggio del sindacato Ccoo, quello che rappresenta la stragrande maggioranza del personale di bordo spagnolo e che avrebbe già firmato un accordo con Ryanair. Non resta che aspettare la prossima settimana per capire il reale impatto di tale manifestazione.
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