È intervenuto anche sul Decreto Aiuti bis il segretario della Cisl Luigi Sbarra, intervistato da Avvenire durante il meeting di Rimini in corso in questi ultimi giorni di agosto.
Occorre accelerare i tempi secondo il sindacalista, evitando di rimandare ogni decisione a dopo le elezioni e cercando di mitigare il più possibile gli effetti dell’aumento del costo del gas. A detta di Sbarra, quanto fatto finora è servito ma non abbastanza. Lo si evince dalla sua risposta alla domanda se ci fossero margini per modificare in Parlamento il Decreto Aiuti bis:
“È un provvedimento doveroso, anche se insufficiente. Non ci piacciono i criteri di selezione dei nuovi “docenti esperti”, che mortificano gravemente la contrattazione. Occorre alzare le retribuzioni per tutti gli operatori della scuola e assicurare le risorse per rinnovare il contratto. Puntiamo poi ad allargare la platea dei beneficiari degli sconti in bolletta incrementando da 12mila a 15mila euro la soglia Isee fissata, a tagliare le tasse su lavoro e pensioni, a detassare gli aumenti derivanti dalla contrattazione di secondo livello. Chiediamo inoltre di permettere l’acquisto in esenzione Iva di beni essenziali e di largo consumo per le famiglie con reddito basso, attivando una card, e di sostenere e incentivare i rinnovi di tutti i contratti.“
Dunque, ciò che la Cisl chiede al Governo è che nell’imminente dibattito parlamentare per la conversione in legge del Decreto Aiuti bis si stanzino ulteriori risorse per garantire 2 fondamentali misure: il rinnovo dei contratti della scuola e l’innalzamento della soglia ISEE a 15 mila euro per poter accedere agli sconti in bolletta.
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