Quei docenti che il 30 giugno scorso hanno visto scadere il loro contratto possono richiedere la NASpI nei mesi in cui non lavorano. In molti dunque hanno fatto così e dunque ora stanno percependo il trattamento di disoccupazione.
Ma in questi giorni molti di loro sono in attesa della pubblicazione delle GPS per il conferimento delle supplenze al 31 agosto e al 30 giugno 2023. Il primo turno delle convocazioni dovrebbe concludersi entro fine agosto, con la presa di servizio dal 1° settembre.
Come dovranno comportarsi quindi quei docenti al momento percettori di NASpI che verranno assunti dal 1° settembre? Vediamolo.
Non appena si firma un contratto di lavoro dipendente di durata inferiore ai 6 mesi, la NASpI viene temporaneamente sospesa. Non appena il contratto terminerà, l’indennità riprenderà in automatico, senza bisogno di presentare una nuova domanda. L’erogazione dell’indennità riprenderà poi alla scadenza del contratto. Tra gli interessati da tale procedura, dunque, possono rientrare anche i nominati per le supplenze brevi conseguite dalle Graduatorie d’Istituto.
La sospensione viene fatta in automatico da Inps, a condizione che il reddito acquisito con la professione di insegnante non superi la soglia annuale di 8.145 euro. Qualora venisse superato questo limite la NASpI verrebbe erogata in maniera ridotta o addirittura revocata.
Non ha più diritto a percepire l’indennità di disoccupazione, invece, il docente in NASpI che viene assunto per un periodo superiore ai 6 mesi (supplenza annuale). In questo caso l’interessato dovrà comunicare a Inps di essere stato assunto entro 5 giorni dalla presa di servizio: quindi entro il 5 settembre, se la presa in servizio è il 1° del mese.
Per farlo, il docente neoassunto potrà rivolgersi a un patronato o procedere autonomamente accedendo, con le proprie credenziali SPID, alla sezione dedicata del sito Inps. Il docente potrà poi presentare una nuova domanda per la NASpI al termine del contratto (30 giugno o 31 agosto 2023).
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