Chi può richiedere la NASpI nel 2022? Quali stagionali possono fare domanda per l’indennità di disoccupazione?
Con l’estate che, ahimè, sta per volgere al termine, i numerosi lavoratori stagionali impiegati nel settore turistico e nella ristorazione che a breve finiranno la stagione possono richiedere l’indennità di disoccupazione non agricola a INPS. Ma quali sono i requisiti per richiedere la NASpI? Chi può richiedere la NASpI 2022? Vediamo.
I lavoratori stagionali che possono richiedere l’indennità di disoccupazione NASpI sono i lavoratori del settore turismo e ristorazione che prestano attività presso:
La novità più importante introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 riguarda proprio uno dei requisiti: a differenza di quanto richiesto dalla normativa precedente, dal 2022 non sono più richieste le 30 giornate effettive di lavoro nel corso degli ultimi 12 mesi antecedenti lo stato di disoccupazione. Questo dovrebbe agevolare coloro che non riescono a raggiungere almeno 30 giornate di lavoro.
Per poter beneficiare di tale ammortizzatore sociale è necessario:
Detti requisiti sono da considerarsi cumulativi e non alternativi tra di loro.
Le modalità di calcolo della NASpI sono illustrate dall’INPS nella circolare n. 224 del 15 dicembre 2016.
Il calcolo da applicare per gli stagionali è lo stesso che vale per tutte le altre categorie interessate dalla prestazione. In sintesi, l’indennità in esame viene calcolata procedendo alla somma delle retribuzioni mensili del quadriennio precedente lo stato di disoccupazione, somma che andrà poi divisa per le settimane di contribuzione. Il risultato ottenuto andrà poi moltiplicato per un coefficiente fisso pari a 4,33.
Per il calcolo della Naspi si fa sempre riferimento ad una retribuzione convenzionale per il 2022, pari a 1250,87 euro (nel 2021 era 1.221,44 euro). Per calcolare l’indennità Naspi spettante mensilmente, quindi, se la cifra ottenuta dal calcolo degli imponibili previdenziali è inferiore a 1250,87, cosiddetto importo soglia, l’importo dell’indennità sarà pari al 75% di tale importo per i primi 5 mesi di erogazione dell’indennità, cifra che dal 6 mese sarà soggetta a decalage del 3% al mese.
Se, invece, dal calcolo degli imponibili previdenziali viene una cifra superiore a 1250,87 euro, oltre al 75% di tale importo spetterà una somma aggiuntiva pari al 25% della differenza tra il risultato e l’importo soglia ma comunque entro il massimale di 1360,77 euro mensili.
Per effetto del décalage, a partire dal quarto mese di fruizione, l’importo mensile della NASpI diminuisce in maniera costante del 3% ogni mese. Ma la Legge di Bilancio del 2022 introduce un’altra importante novità: il décalage per età anagrafica. In pratica, a partire dal 1° gennaio scorso la decurtazione varia in base all’età del richiedente.
Più precisamente, il décalage opererà non più a partire dal quarto mese (cioè dal 91° giorno di fruizione della NASpI come avveniva in passato) ma dal sesto mese di fruizione per quanto riguarda gli under 55 (per gli eventi di cessazione involontaria del rapporto laburistico verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2022). Quindi in sintesi, a partire dal 1° gennaio 2022, per gli under 55, l’importo mensile della NASpI si riduce del 3% ogni mese a partire dal 151° giorno (primo giorno del sesto mese) di fruizione.
È previsto inoltre un trattamento di miglior favore per i lavoratori over 55: se il percettore, al momento della richiesta, ha già compiuto 55 anni di età, in questo caso il décalage sarà applicato a partire dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione ( e quindi dal 211° giorno di fruizione, per gli eventi di cessazione involontaria del rapporto laburistico verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2022).
Nel caso di lavoratori con contratti stagionali, la domanda per la NASpI può essere fatta:
Una volta accettata la domanda, Inps provvederà a pagare l’importo tramite il metodo di accredito scelto dal richiedente. Per conoscere i metodi di pagamenti consulta la nostra GUIDA gratuita dedicata alla NASpI.
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