Stagionali, umiliazione e sfruttamento nell’inchiesta TPI: “altro che RdC” [VIDEO ESCLUSIVO]

È firmata TPI – The Poste Internazionale l’ultima inchiesta sulle pessime condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori stagionali. Siamo in Salento, una delle mete più gettonate di questa estate 2022 e uno dei luoghi di villeggiatura più esclusivi.

Italiani o extracomunitari, poco importa quale sia la nazionalità dei lavoratori sfruttati. I primi dormivano in seminterrati trasformati abusivamente in appartamenti, i secondi direttamente nei magazzini dei ristoranti. A lavoro 7 giorni su 7 per 12 ore al giorno, retribuiti circa 3,5 euro l’ora, senza riposo settimanale e senza contratto. Una “busta paga più leggera per non pagarci i contributi“, giustificano i datori di lavoro nel video pubblicato in esclusiva da TPI. Per vederlo clicca qui.

Gli stessi imprenditori che, quando la stagione estiva era ancora alle porte, lamentavano di non riuscire a trovare lavoratori stagionali perché più attratti dal Reddito di Cittadinanza che da un reddito da lavoro. Un commento al riguardo arriva dal leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte, che in merito alla vicenda non le manda a dire:

“Per mesi ci siamo sentiti dire che non si trovavano lavoratori stagionali per colpa del Reddito di cittadinanza, una fake news smentita dai dati dell’INPS ma amplificata da esponenti del centrodestra e dai media compiacenti. Questa coraggiosa video inchiesta di TPI, realizzata in Salento, svela una realtà fatta di lavoro nero, paghe da 3 euro l’ora, contributi non versati, violazione dei diritti umani. […] Di fronte a episodi come questi è impossibile voltarsi dall’altra parte.”

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