Per tutto il 2022, può salire a 800 euro la soglia del fringe benefit non tassabile a favore dei lavoratori.
Gli aiuti aziendali non imponibili ai fini fiscali e contributivi concessi ai dipendenti per pagare le utenze domestiche, infatti, grazie a quanto disposto nell’art. 12 del Decreto Aiuti bis, salgono a 600 euro. TuttoLavoro24.it ne aveva dato un’anticipazione in questo articolo.
Ma non è tutto. A questi potrebbe aggiungersi un’ulteriore misura che finirebbe nelle tasche dei lavoratori. A scendere nel dettaglio è Il Sole 24 Ore:
“La misura prevista dall’articolo 12 del Dl 115/2022 sembrerebbe porsi su un piano separato e parallelo rispetto a quanto disposto dall’articolo 2 del Dl 21/2022, che ha previsto la non imponibilità per il lavoratore, nel limite di 200 euro e per il solo 2022, dei buoni benzina o di titoli analoghi ricevuti dal datore di lavoro. In sostanza, per il 2022, i datori di lavoro potrebbero erogare fino a 800 euro di fringe benefit non imponibili, di cui almeno 200 euro dovranno consistere in buoni benzina o titoli analoghi.”
I 600 euro di fringe benefit possono quindi sommarsi ai 200 euro di buoni benzina già previsti dal Decreto Energia. Tuttavia il condizionale è d’obbligo perché la norma non chiarisce nulla a tal merito, come sottolinea anche Il Sole 24 Ore.
Il quotidiano si sofferma anche sulle possibili conseguenze in caso di un eventuale superamento dei limiti: se venisse superato quello dei buoni carburante, l’importo dovrà essere interamente assoggettato a tassazione e contribuzione. Resta il dubbio, invece, nel caso di superamento del limite dei 600 euro per i fringe.
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