Arriva dalla provincia di Perugia l’ultimo notizia di cronaca di un tentativo di truffa ai danni dello Stato per riuscire a ottenere il Reddito di Cittadinanza.
Protagonista della vicenda è un rifugiato politico residente a Gubbio accusato di avere presentato un’istanza di ottenimento del Reddito di Cittadinanza nel maggio del 2021. Lo avrebbe però fatto attraverso false attestazioni circa la sua presenza e residenza sul territorio nazionale da 10 anni.
Il requisito soggettivo della residenza decennale è fondamentale affinché il Reddito di Cittadinanza venga riconosciuto e la Procura di Perugia aveva disposto che l’uomo avesse compiuto atti idonei a conseguire pubbliche erogazioni con lo scopo di ingannare l’ente erogatore.
Tuttavia, contro ogni aspettativa, il giudice dell’udienza preliminare si è pronunciato a favore di una sua assoluzione. La falsa dichiarazione c’era stata, ma stando all’orientamento del giudice nella richiesta per RdC presentata tramite un consulente, non c’era l’elemento psicologico del reato, bensì l’assoluta buona fede.
Inoltre, a sostegno della sua decisione, il fatto che l’indagato non avesse goduto di nessuna somma indebita dato che la domanda per il sussidio era stata rifiutata dai sistemi informatici dell’Inps.