Bonus 350 euro per i lavoratori autonomi con partita IVA, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale, ora è Inps a fornire tutte le informazioni utili.
Lo fa nella circolare 103 del 26 settembre, in cui indica tutti i dettagli della misura e conferma l’anticipazione lanciata da TuttoLavoro24.it riguardo l’importo dell’indennità: si tratterà di un bonus 350 euro.
Vediamo a chi spetterà il bonus, con quali requisiti e come fare domanda.
Come si legge in suddetta circolare, il decreto interministeriale prevede il riconoscimento dell’indennità una tantum a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, nonché a favore dei professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza diversi da INPS (di cui al decreto legislativo n. 509/1994, e al decreto legislativo n. 103/1996).
In particolare, tra i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS potranno accedere al bonus una tantum:
Sono destinatari del bonus anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.
Al contrario, sono esclusi dal beneficio gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali in quanto il reddito percepito non rientra tra i redditi prodotti dall’attività aziendale.
Il Bonus 350 euro si compone di due indennità separate: quella da 200 euro prevista dal primo Decreto Aiuti e quella da 150 euro del Decreto Aiuti ter.
Ai fini dell’accesso all’indennità una tantum di 200 euro prevista dal Decreto Aiuti, i lavoratori interessati devono fare valere congiuntamente i seguenti requisiti:
Per avere accesso al bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter, invece, la soglia reddituale da non superare è quella dei 20 mila euro. Pertanto, avrà accesso alla totalità del bonus solo chi ha un reddito inferiore a tale cifra.
In presenza del requisito reddituale dei 20 mila euro annui, l’indennità una tantum di cui al decreto interministeriale in argomento è riconosciuta ai lavoratori interessati direttamente nella misura di 350 euro anziché nella misura di 200 euro.
Si precisa che ai fini del riconoscimento dell’indennità una tantum di 350 euro, i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS devono altresì soddisfare congiuntamente tutti i requisiti di cui ai punti 2, 3, 4, 5 e 6 sopra elencati.
Per l’accertamento della sussistenza dei suddetti requisiti l’INPS procederà alla successiva verifica anche per il tramite dell’Agenzia delle Entrate.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, entro la data del 30 novembre 2022. Potranno farlo:
Commercianti, artigiani, agricoltori e iscritti alla Gestione separata faranno domanda all’Inps. Tutti gli altri, cioè i professionisti, faranno domanda alle proprie casse previdenziali, che saranno quindi pronte con le stesse tempistiche a raccogliere le istanze come annunciato nei giorni scorsi (clicca qui).
Nel caso in cui il lavoratore sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’INPS e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza diverse da Inps, la domanda di accesso al bonus 350 euro dovrà essere presentata esclusivamente all’INPS.