Bonus 350 euro autonomi, requisiti e domanda: ecco le indicazioni INPS

Bonus 350 euro per i lavoratori autonomi con partita IVA, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale, ora è Inps a fornire tutte le informazioni utili.

Lo fa nella circolare 103 del 26 settembre, in cui indica tutti i dettagli della misura e conferma l’anticipazione lanciata da TuttoLavoro24.it riguardo l’importo dell’indennità: si tratterà di un bonus 350 euro.

Vediamo a chi spetterà il bonus, con quali requisiti e come fare domanda.

Bonus 350 euro autonomi: chi può richiederlo?

Come si legge in suddetta circolare, il decreto interministeriale prevede il riconoscimento dell’indennità una tantum a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, nonché a favore dei professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza diversi da INPS (di cui al decreto legislativo n. 509/1994, e al decreto legislativo n. 103/1996).

In particolare, tra i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS potranno accedere al bonus una tantum:

  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 3 della legge 4 luglio 1959, n. 463;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 5 della legge 22 luglio 1966, n. 613;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, istituita ai sensi dell’articolo 6 della legge 26 ottobre 1957, n. 1047, compresi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla predetta gestione;
  • pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250, recante “Previdenze a favore dei pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne”, che istituisce, tra l’altro, tutele previdenziali a favore delle persone che esercitano la pesca quale esclusiva o prevalente attività lavorativa, quando siano associate in cooperative o compagnie e rapporto di lavoro autonomo oppure esercitino tale attività per proprio conto, senza essere associate in cooperative o compagnie;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, quali soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell’articolo 53 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, ivi compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Sono destinatari del bonus anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.

Al contrario, sono esclusi dal beneficio gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali in quanto il reddito percepito non rientra tra i redditi prodotti dall’attività aziendale.

Bonus 350 euro lavoratori autonomi: requisiti

Il Bonus 350 euro si compone di due indennità separate: quella da 200 euro prevista dal primo Decreto Aiuti e quella da 150 euro del Decreto Aiuti ter.

Ai fini dell’accesso all’indennità una tantum di 200 euro prevista dal Decreto Aiuti, i lavoratori interessati devono fare valere congiuntamente i seguenti requisiti:

  1. avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
  2. essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  3. essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  4. avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  5. non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  6. non essere percettore della prestazione in quanto lavoratore dipendente o pensionato (artt 31 e 32 del decreto Aiuti).

Per avere accesso al bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter, invece, la soglia reddituale da non superare è quella dei 20 mila euro. Pertanto, avrà accesso alla totalità del bonus solo chi ha un reddito inferiore a tale cifra.

Bonus 200+150 euro autonomi, a chi è rivolto?

In presenza del requisito reddituale dei 20 mila euro annui, l’indennità una tantum di cui al decreto interministeriale in argomento è riconosciuta ai lavoratori interessati direttamente nella misura di 350 euro anziché nella misura di 200 euro.

Si precisa che ai fini del riconoscimento dell’indennità una tantum di 350 euro, i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS devono altresì soddisfare congiuntamente tutti i requisiti di cui ai punti 2, 3, 4, 5 e 6 sopra elencati.

Per l’accertamento della sussistenza dei suddetti requisiti l’INPS procederà alla successiva verifica anche per il tramite dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus 350 euro autonomi, come fare domanda?

I lavoratori interessati dovranno presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, entro la data del 30 novembre 2022. Potranno farlo:

  • utilizzando il portale web dell’Istituto attraverso l’autenticazione con le proprie credenziali SPI, CIE o CNS;
  • attraverso il servizio di Contact Center Multicanale;
  • tramite gli istituti di Patronato.

Commercianti, artigiani, agricoltori e iscritti alla Gestione separata faranno domanda all’Inps. Tutti gli altri, cioè i professionisti, faranno domanda alle proprie casse previdenziali, che saranno quindi pronte con le stesse tempistiche a raccogliere le istanze come annunciato nei giorni scorsi (clicca qui).

Nel caso in cui il lavoratore sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’INPS e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza diverse da Inps, la domanda di accesso al bonus 350 euro dovrà essere presentata esclusivamente all’INPS.