Pensioni 2022, ricca di idee e proposte l’agenda di Fratelli d’Italia. A fine anno, alcune opzioni per andare in pensione potrebbero addirittura uscire di scena.
A indicare quali è Il Sole 24 Ore, nell’edizione in edicola lunedì 3 ottobre (TuttoLavoro24.it ne aveva già dato un’anticipazione a fine agosto, clicca qui). Le opzioni per andare in pensione messe sotto la lente di ingrandimento sarebbero:
Stando a quanto riportato dal quotidiano, le 3 opzioni sopra indicate potrebbero finire nel dimenticatoio entro fine anno. L’obiettivo è quello di “evitare il ritorno alla riforma Fornero“. Niente cambierà, invece, riguardo ai requisiti.
Per la pensione di vecchiaia non cambierà nulla fino al 2024, dato che la speranza di vita non è cresciuta, anzi. Per i prossimi 2 anni, infatti, si potrà andare in pensione a 67 anni di età.
Una modifica che il partito di Giorgia Meloni vuole invece apportare è l’adeguamento in automatico dell’età pensionabile alla variazione della speranza di vita. Una regola che, così com’è, prevede l’adeguamento solo al rialzo, mentre in caso di riduzione della speranza di vita (come accaduto ora col covid) i requisiti in vigore rimangano invariati. Per FdI questo meccanismo va abolito e i 67 anni devono rimanere tali anche dopo il 2024.
Nessun cambiamento nemmeno per i requisiti della pensione anticipata. I minimi per la pensione anticipata sono stati congelati fino al 2026 dal decreto legge 4/2019: rimane valida la soglia dei 42 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica.
Si parla, invece, di un anticipo della pensione sociale a 60 anni per chi versa in particolari condizioni di disagio.
Infine, la messa a regime di opzione donna, per andare in pensione con 8 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, ma con il calcolo dell’assegno secondo il metodo contributivo (a una minore età corrisponde un importo inferiore della pensione perché si prevede che sarà erogato per più tempo). Fratelli d’Italia vorrebbe adottare una soluzione analoga anche per gli uomini.