Ad un anno dall’Assalto squadrista di Forza Nuova alla Sede della Cgil Nazionale, il sindacato guidato da Maurizio Landini scende in piazza. Una lunga e partecipata manifestazione tenutasi oggi a Roma, da Piazza della Repubblica fino a Piazza del Popolo con un solo slogan “Italia, Europa ascoltate il lavoro”.
Durante il suo intervento conclusivo il Segretario Generale Landini ha lanciato la sfida al nuovo Governo, quello che sta per formarsi, a guida Giorgia Meloni, sull’affrontare 10 temi non rinviabili. Da giorni il sindacato di Corso d’Italia ribadisce la disponibilità a collaborare con l’Esecutivo “in pectore”.
“Non abbiamo alcuna pregiudiziale” sul Governo a guida Meloni, però Landini puntualizza le richieste del sindacato, a partire dal metodo. E dice no a seguire “il metodo precedente, di chiamarci a palazzo Chigi per informarci di quello già deciso. Non abbiamo intenzione di fare i servi sciocchi di qualcuno”.
Dieci proposte sindacali per il Lavoro, per il Paese. Tra i punti del decalogo ci sono il superamento della precarietà, l’introduzione di una legge sulla misurazione della Rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali, una “vera” riforma del fisco, dice Landini che mette un veto sulla Flat tax proposta dalla Lega e dal Centro-Destra e ribadisce sia “progressiva e redistributiva” e incida sugli extraprofitti, elevare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, garantire e intervenire in meglio su misure di lotta alla povertà, come il Reddito di cittadinanza.
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