Individuati i criteri per l’assegnazione di un premio agli insegnanti che garantiscono continuità didattica e che non si spostano da zone più disagiate. TuttoLavoro24.it ne aveva già dato un’anticipazione nei giorni scorsi in questo articolo.
Le procedure di attribuzione e ripartizione sono stabilite dal decreto ministeriale 258 del 30 settembre 2022, aspramente contestato dai sindacati. Vediamo a quali docenti spetta il premio e in che misura.
I 3 milioni di euro (ossia il 10% dei 30 milioni destinati a valorizzare la professionalità dei docenti nell’ambito del FMOF, come previsto dalla legge n. 205 del 27 dicembre 2017) verranno ripartiti tra:
La ripartizione avverrà nel seguente modo:
Come specificato nel decreto, al ricorrere di entrambi i requisiti si cumula il beneficio.
Non l’hanno presa bene i sindacati, che vedono il decreto come un attacco alla contrattazione.
Per la FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza), infatti, la valorizzazione del personale in termini economici attiene al contratto e le strade per garantire in pieno il diritto allo studio degli alunni sono altre, “a partire da una effettiva stabilizzazione dei posti di sostegno, dalla piena copertura degli stessi con personale specializzato e da un programma di superamento del precariato con attenzione proprio alle scuole più a rischio, sulle quali non ha alcun senso differenziare chi decide di permanere perché residente in provincia o fuori“.
Queste erogazioni estemporanee, conclude la FLC nella nota, costituiscono “un’invasione di campo nella trattativa disponendo su materie afferenti alla contrattazione con conseguente assegnazione di salario accessorio per legge”.