Il reddito di cittadinanza, quindi, molto probabilmente verrà presto sostituito da un nuovo strumento di welfare destinato però solo alle categorie più fragili, impossibilitate a lavorare.
Fatto il Governo Meloni, occorre ora capire che fine farà il Reddito di Cittadinanza. La leader di Fratelli d’Italia, insieme a tutto il centro-destra, in campagna elettorale ha annunciato la fine del sussidio voluto dal M5S.
Da settimane si ripete lo stesso annuncio: il RdC sarà abrogato per essere sostituito da uno strumentoi di welfare destinato a chi ha davvero bisogno, i fragili, inabili al lavoro, over 60enni, disabili.
La conferma arriva anche su Rete4, durante il programma Diritto e Rovesco.
“Si tratta di un intervento fino a 650 euro a famiglia con isee inferiore a 15mila euro – Gabriele Fava, avvocato giuslavoratista, spiega come potrebbe essere articolato il Reddito di Solidarietà e specifica – le categorie interessate sono quelle famiglie dove c’è una persona al di sopra dei 60 anni, quelle con minorenni a carico o con disabile a carico”.
Dunque chi non rientra in queste categorie “fragili” e può lavorare, perderà il Reddito di cittadinanza. Come ad esempio una persona sola, in età lavorativa, che oggi percepisce 500 euro al mese, rischia di perdere il sussidio.
Con il Reddito o Assegno di Solidarietà la situazione sarà diversa per chi è considerato fragile. Un invalido all’80%, ad esempio, che oggi percepisce una pensione di invalidità di soli 300 euro, sarà maggiormente tutelato, perchè vedrà salire l’importo del sostegno.