Il governo di Giorgia Meloni intende rimettere mano al limite dei pagamenti in contanti, innalzandolo, molto probabilmente, fino alla soglia dei 3 mila euro.
Dallo scorso marzo, i pagamenti in contanti sono concessi fino a un importo massimo di 2 mila euro, come previsto dal decreto Milleproroghe (fino a marzo non si poteva pagare in contanti cifre superiori ai 1.000 euro). Oltre i 2 mila euro è obbligatorio il pagamento elettronico.
Il motivo per cui il governo di centro-destra intende innalzare tale limite è chiaro e lo ha esposto la stessa Premier nella sua replica al Senato sulla fiducia:
“Metteremo mano al tetto che penalizza i più poveri e rischia di non favorire la nostra competitività.”
Per Meloni & Co., dunque, concedere la possibilità di pagare in contanti somme fino a 3 mila euro significherebbe non escludere da determinati acquisti più onerosi tutte quelle persone che, per esempio, sono sprovviste di un conto corrente perché non lavorano.
Non sono mancate critiche, soprattutto sul fronte dell’opposizione. Secondo alcuni, infatti, innalzare il tetto dei pagamenti in contanti porterebbe con sé un inevitabile aumento dell’evasione fiscale.