Il neo ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara non ha quasi fatto in tempo a sedersi alla nuova scrivania di viale Trastevere che già deve provvedere alla chiusura della trattativa del rinnovo contratto scuola.
In questo articolo dei giorni scorsi TuttoLavoro24.it aveva riassunto le criticità e i punti ancora da definire per arrivare alla chiusura delle trattative. Tra questi, il più divisivo è quello delle risorse aggiuntive, che il governo precedente (in assoluto disaccordo coi sindacati) voleva riservare agli insegnanti che operano in condizioni disagiate.
Riprende la questione Il Sole 24 Ore nell’edizione stampata il 31 ottobre:
“Passando al personale, il tema più urgente è l’integrazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL scuola. Bianchi aveva chiesto a Funzione pubblica e Mef di poter utilizzare – in aggiunta ai 2,1 miliardi a disposizione – gli oltre 300 milioni destinati, dalla scorsa legge di Bilancio alla valorizzazione dei docenti. Si è in attesa della risposta di Via XX Settembre. Il sindacato preme affinché le risorse aggiuntive siano spalmate su tutto il personale mentre il precedente governo voleva mantenere la finalità “premiante”. Resta da capire l’orientamento sul punto del nuovo esecutivo. Oltre che sulla possibilità di reperire altre risorse nella manovra 2023.”