Assunzioni con contratti flessibili, attivazione del Decreto flussi, sicurezza sul luogo di lavoro, intervento sulla legge sul caporalato e aumento delle pensioni minime.
Queste le 5 priorità per il comparto agricolo secondo la Confederazione Agricoltori Italiani – CIA, che ha incontrato la neo ministra del Lavoro, Marina Calderone, con le altre parti sociali.
Sul lavoro stagionale in Agricoltura Cia chiede una maggiore semplificazione e flessibilità, per consentire a giovani, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza di integrare i loro proventi con il lavoro occasionale in agricoltura, senza oneri eccessivi per le imprese.
Gli imprenditori agricoli non vedono poi tanto male i voucher, che a loro modo di vedere non hanno mai sostituito i contratti tradizionali in agricoltura; ne è riprova il trend positivo delle assunzioni.
Importante poi l’approvazione del Decreto flussi che consentirebbe l’assunzione di 130 mila lavoratori, un’ampia quota dei quali deve essere riservata agli agricoli.
Cia è preoccupata anche per lo sblocco delle pratiche relative al 2021, in un Paese in cui la manodopera straniera rappresenta stabilmente un terzo (29,3%) della forza lavoro complessiva del settore. Fra gli altri temi toccati, anche quello della sicurezza nei campi, con l’obiettivo di ridurre al minimo il numero degli incidenti agricoli. “Bisogna aumentare le pensioni al minimo che riguardano una platea di oltre 1,7 milioni di anziani, di cui un terzo sono ex agricoltori – ha dichiarato infine il presidente Fini – dalle 400 euro attuali si dovrebbe arrivare a 780 euro mensili per adeguarsi a tutti i parametri previsti dalle norme nazionali ed europee sui livelli di povertà”.