Rinnovo Contratto Scuola 2022: Aumenti e Arretrati in 2 tempi. Resta il nodo risorse…

Rinnovo Contratto Scuola 2022, potrebbe arrivare prima della fine dell’anno con aumenti e arretrati annessi. Dal 2023, poi, si valuterebbero gli interventi per garantire ulteriori aumenti a 3 cifre voluti dai sindacati.

È l’ipotesi che sta valutando il Ministro per l’Istruzione e il Merito Giuseppe Valditara, che in questo modo assicurerebbe ai milioni di lavoratori scolastici di chiudere il 2022 con il nuovo contratto e i relativi aumenti previsti dalla legislazione vigente.

Secondo quanto riporta il quotidiano Italia Oggi nell’edizione del 9 novembre, nei prossimi giorni Valditara potrebbe convocare le organizzazioni sindacali per illustrare la proposta.

Rinnovo Contratto Scuola 2022 in 2 tempi: i dettagli

In pratica, il Ministro chiederà di approvare un intervento sui contratti della scuola in 2 tempi, così da facilitare le operazioni e cominciare da ciò che si può fare subito.

Il piano prevede entro dicembre la firma dell’ipotesi di contratto, così da garantire gli aumenti attesi (si aggirerebbero intorno ai 50-60 euro, insufficienti per i sindacati), e poi dal prossimo anno, l’aumento ulteriore degli stipendi dopo lo stanziamento di altre risorse volte a rimpinguare i fondi messi a disposizione dal governo Draghi.

Ma è proprio sulla questione delle risorse aggiuntive che i nodi vengono al pettine. Il governo ha fatto capire fin da subito che la priorità da qui a dicembre andrà al caro bollette: appare quindi difficile che si possano trovare per tempo nuovi fondi da destinare al comparto scuola.

Rinnovo Contratto Scuola 2022: le risorse per gli aumenti

Tuttavia, ci sarebbe il fondo di 300 milioni di euro destinato alla valorizzazione degli insegnanti già pronto all’uso. Quello che proprio negli ultimi giorni del Governo Draghi, l’ex Ministro Patrizio Bianchi aveva chiesto, in accordo coi sindacati, di poter riversare in parte sul contratto scuola.

Di diverso avviso sembra essere Valditara, che non considera nemmeno i 300 milioni del FMOF e punta invece a trovare nuove risorse in Legge di Bilancio, con forte disdetta da parte dei sindacati:

Le risorse attualmente disponibili sono esigue. Per questo – afferma Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola – i 300 milioni di euro ancora sottoposti al vincolo specifico, dovranno essere definalizzati per incrementare le somme che serviranno per un rinnovo contrattuale dignitoso e che si chiuda nel più breve tempo possibile”.

In pratica, come riporta anche Italia Oggi, i sindacati vorrebbero destinare immediatamente i 300 milioni al rinnovo dei contratti, garantendo così anche aumenti più sostanziosi, e trovare altre risorse da devolvere al fondo valorizzazione modificandone, a quel punto, anche le finalità.

Tuttavia, la strada appare in salita dato che Valditara non sembra propenso a valutare l’ipotesi dell’uso dei 300 milioni. Inoltre, come accennato prima, il governo darà priorità all’emergenza energetica lasciando momentaneamente in stand by tutto il resto.