Bonus 600 euro dipendenti per il pagamento delle bollette, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta lo scorso 4 novembre con una circolare esplicativa.
Il Bonus, esentasse, nasce nell’ambito dei cosiddetti fringe benefit e potrà essere concesso a discrezione dal datore di lavoro ai propri dipendenti per aiutarli nel pagamento delle utenze domestiche. Tuttavia, non tutti i lavoratori potranno avere accesso a tale indennità.
Come detto, il datore di lavoro non è obbligato a erogare il Bonus bollette ai propri dipendenti. Tuttavia, anche volendo, ci sono dei lavoratori che sono esclusi dal beneficio.
I lavoratori che potranno beneficiare del Bonus sono i titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, così come individuati dal TUIR.
Sulla base di quanto detto si evince che sono automaticamente esclusi dalla fruizione del Bonus bollette:
I primi perché non sono dipendenti dell’azienda ma collaboratori esterni. I secondi perché ai fini di legge il tirocinio non si configura come un rapporto di lavoro: la retribuzione, infatti, non costituisce un reddito bensì una sorta di rimborso spese.
Esclusi, inoltre, anche i lavoratori della pubblica amministrazione: il bonus, infatti, può essere erogato solo dalle aziende che operano nel settore privato. Una questione che ha portato molti lavoratori statali a rifiutare lo smart working.