“Chi ha tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, ed è in grado di lavorare perderà l’assegno legato al reddito di cittadinanza, anche se non immediatamente. Lo manterranno, invece, gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento”, lo ha affermato il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, ospite della popolare trasmissione Porta a Porta in onda su RAI1.
L’esponente di Fratelli d’Italia, ‘braccio destro’ della Meloni a Palazzo Chigi, invitato dal conduttore Bruno Vespa ad entrare maggiormente nel dettaglio ha aggiunto: “Ovviamente non sarà fatto immediatamente. Prima della riforma della Naspi l’assegno di disoccupazione era di 6 mesi, questo può essere un tempo congruo”. “Non glielo si può togliere dalla sera alla mattina”, ha puntualizzato spiegando che si sarà un periodo cuscinetto di 6 mesi durante il quale lo si potrà continuare a percepire. I ”6 mesi” confermano in qualche modo le anticipazioni della Ministra del Lavoro. Le modifiche interverranno già nella legge di Bilancio per il 2023.
“Chi non può lavorare non può essere trattato come chi può. Chi non può lavorare va tutelato anche di più di oggi. Chi può lavorare va incentivato. Per questo ridurremo la platea dei percettori del reddito di cittadinanza”, ha concluso.