Arretrati e Aumento di 100 euro ai dipendenti di questi 10 Enti Locali: oggi la firma

Enti locali, nuovo aumenti stipendiali in arrivo per il personale dipendente. Ad annunciarlo è il quotidiano Il Messaggero che mette in evidenza come per oggi sia attesa la firma sul rinnovo del contratto collettivo del comparto Funzioni locali:

“Oggi 16 novembre la firma all’Aran, l’agenzia negoziale per il personale delle Funzioni locali, con gli aumenti medi che valgono 100,27 euro lordi che lievitano fino a 117,53 euro grazie agli effetti dello sblocco del salario accessorio fermo al 2016″.

Gli aumenti in arrivo riguarderanno il personale non dirigente dei cd. enti locali, nei quali sono ricompresi anche i dipendenti delle scuole comunali (diversa è invece la situazione per i dipendenti delle scuole statali).

CCNL Enti Locali 2022: quali aumenti?

Gli aumenti di stipendio in arrivo per i lavoratori degli Enti locali sono quelli elencati a seguire. Si tratta di aumenti lordi e mensili. Al personale dipendente spetteranno inoltre gli arretrati anche questi differenziati secondo le categorie di inquadramento:

Da A1 ad A6: aumenti da 56,1 a 61,4 – arretrati da 1.1210 a 1.324,43 

Da B1 a B8: aumenti da 59,3 a 69,9 – arretrati da 1.278,59 a 1.506,71

Da C1 a C6: aumenti da 66,9 a 77,5 – arretrati da 1.442,37 a 1670,91

Da D1 a D7: aumenti da 72,8 a 104,28 – arretrati da 1.569,21 a 1.251,62

CCNL Enti locali 2022: a chi si applica l’aumento stipendiale?

Il rinnovo del ccnl Enti Locali riguarderà il personale dipendente delle cosiddette Funzioni Locali della Pubblica Amministrazione.

Per avere un’esatta elencazione di questi “datori di lavoro” occorre rifarsi all’art. 4 del ccnl di comparto:

  • Regioni a statuto ordinario e dagli Enti pubblici non economici dalle stesse dipendenti
  • Province, Città metropolitane, Enti di area vasta, Liberi consorzi comunali di cui alla legge 4 agosto 2015, n. 15 della regione Sicilia;
  • Comuni;
  • Comunità montane;
  • ex Istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
  • Consorzi e associazioni, incluse le Unioni di Comuni;
  • Aziende pubbliche di servizi alla persona (ex IPAB), che svolgono prevalentemente funzioni assistenziali;
  • Università agrarie ed associazioni agrarie dipendenti dagli enti locali;
  • Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
  • Autorità di bacino, ai sensi della legge 21 ottobre 1994, n. 584.