L’Assegno unico figli è una misura lanciata a partire da marzo 2022, fa capo ad una legge delega del 2021. Ma non tutti i passaggi di quella legge delega, il cd. Family Act, sono stati attuati. Manca la sua estenzione alle donne meno abbienti, ma prive dei requisiti. Una sorta dei “Assegno unico in deroga”.
A ricordarlo, con una lettera pubblicata al quotidiano Avvenire in edicola oggi, e indirizzata direttamente al Governo Meloni e alla Ministra per la Famiglia, è Stefano Lepri, ex parlamentare del PD:
“il governo si adoperi su una parte della legge delega ancora inapplicata (art. 2 comma 1 lettera g), che prevede la costituzione di una commissione nazionale incaricata di riconoscere i casi particolari a cui concedere l’assegno unico, anche in assenza di tutti i requisiti previsti. Sarebbe un modo concreto per aiutare in particolare le donne in gravidanza povere e straniere, anche quelle irregolari. Vedremo se la ministra avrà la forza di renderla presto operativa”.
Dunque se venisse data attuazione a questa parte della normativa, l’Assegno erogato da Inps potrebbe raggiungere anche le donne, le famiglie, che non hanno i requisiti di cittadinanza, diritto di soggiorno permanente, ecc. e che si trovino in condizioni particolari, prese in carico dall’assistenza dei servizi sociali e sanitari.